Studiosi stanno esaminando minuziosamente una serie di pergamene ebraiche medievali, ritenute di origine afgana, delle quali si mormora sempre più negli ultimi due anni. I documenti, probabilmente fatti uscire di nascosto dall’Afganistan, si trovano attualmente a Londra e si crede siano appartenuti a commercianti ebrei che si muovevano sulla “Strada della Seta”, l’antica via commerciale che attraversava l’Asia centrale.
I circa 150 documenti, che datano intorno all’undicesimo secolo, furono trovati nella provincia di Samangan, in Afganistan, appunto, e molto probabilmente contrabbandati fuori dal paese, un destino infelice ma comune, condiviso da molti altri pezzi di antiquariato in una nazione poverissima e devastata dalla guerra.
Il professore emerito israeliano Shaul Shaked, che ha potuto esaminare alcuni dei poemi, dei resoconti commerciali e degli accordi legali che compongono il tesoro ha dichiarato che mentre è riconosciuta l’esistenza di un antica comunità ebraica afgana, la loro cultura rimane tuttora un mistero.
Scritto: da Luis Batista
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